L’Arch. Elisa Porroni, storico progettista di Perle d’Acqua, spiega il suo approccio realizzativo e descrive la sua piscina ideale, nella quale sogno e realtà convivono
perledacqua 01Progettare e realizzare una piscina, al giorno d’oggi, significa prendere in considerazione diversi fattori.
Tra i tanti aspetti, la questione legislativa rappresenta il primo elemento imprescindibile della fase progettuale; bisogna capire la fattibilità dell’intervento e conoscerne eventuali limitazioni.
Superata questa prima fase di indagine, ritorno all’obiettivo principale al quale tutti coloro che sono coinvolti nel progetto devono tendere: concretizzare un’idea.
Per questo motivo, quando mi trovo a progettare una piscina, la prima cosa da fare è quella di entrare in stretta connessione con il fruitore finale; devo capire ciò che si aspetta dal manufatto che verrà realizzato e devo comprendere le sue aspettative.
Soddisfare le aspettative di colui che, ancora al giorno d’oggi, vuole realizzare un sogno è un obiettivo molto ambizioso, ma grazie alla nostra esperienza, all’immaginazione e alle innovazioni tecnologiche che si sono sviluppate nel corso degli ultimi anni, sembra un traguardo più facilmente raggiungibile.
Le soluzioni sono molteplici e garantiscono ottimi risultati anche a budget non troppo elevati.
Se penso alla mia piscina ideale, visualizzo uno specchio d’acqua cristallino, che riflette il cielo e la vegetazione, in perfetta continuità con l’ambiente circostante. Sento il gorgoglio di giochi d’acqua, che si fonde con i suoni della natura, del vento che muove le verdi frasche. Un luogo di completo relax e pace.
La zona di accesso deve avere una spiaggetta, che oltre che a consentire agevolmente l’ingresso in vasca, garantisce un vero e proprio solarium bagnato, in grado di rinfrescare senza immergersi completamente, durante le giornate estive di grande calore. Questo è uno spazio intermedio tra l’interno e l’esterno della vasca, una zona filtro nella quale prepararsi dolcemente alla completa immersione.
Di grande suggestione sono gli elementi che incidono sullo spazio vasca, in continuità con la pavimentazione circostanze, quasi a formare un pontile che si affaccia sul mare, elementi di forza evocativa, creano un’articolazione dello spazio circostante, donando dinamismo alla composizione.
I dettagli costruttivi del bordo e della pavimentazione dettano la scansione geometrica del costruito e determinano proporzioni e dimensioni da rispettare, in modo tale che la percezione complessiva dell’opera sia perfettamente integrata nel contesto in cui si inserisce.
Un bordo a sfioro ben fatto, garantisce una stretta relazione tra linea dell’orizzonte e il cielo, donando alla piscina una soluzione di continuità tra elementi. Lo sfalsare i livelli dei bordi con soluzioni miste (con o senza sfioro) può risolvere progettualmente difficoltà legate a particolari conformazioni del terreno, o esaltare, ad esempio, terreni in pendio, in cui la costruzione di un livello omogeneo risulti di difficile realizzazione.
La tipologia della pavimentazione bordo vasca deve assolvere, otre che la funzione estetica, anche la funzione pratica nonché quella in materia di sicurezza; infatti un pavimento troppo liscio, o comunque non sufficientemente rugoso, può determinare elevati fattori di pericolo.
Bisogna inoltre considerare l’aspetto igienico e manutentivo della pavimentazione: valutare il contesto in cui ci si trova, tipologia e durezza dell’acqua, condizioni gelive invernali e tipologia di depurazione che si andrà a realizzare.
La scelta avventata delle finiture di una piscina, può diventare, nel tempo, motivo di grande frustrazione e stress.
Il rivestimento interno della vasca è ciò che determina il colore dell’acqua; si apre quindi un universo di suggestioni e di cromatismi…
Dal punto di vista dei materiali possiamo trovare ottimi rivestimenti in pvc di diverse colorazioni, mosaici coloratissimi con possibilità di decori, rivestimenti in gres o pietra naturale.
Io, personalmente, preferisco optare per materiali naturali, o che comunque non creino troppo distacco dal contesto circostante. Trovare una sintesi tra tutti questi elementi significa entrare in collegamento con il committente e capire ciò che per lui rappresenta il sogno, portandolo nella giusta direzione senza tralasciare i passaggi necessari al raggiungimento dell’obiettivo.
Al calare della sera, la piscina si illumina con sfavillanti faretti rgb che si alternano e creano diversi scenari fantastici; diventa un fondale perfetto per un aperitivo a bordo vasca con amici o per un intima nuotata notturna.
La versatilità tra giorno e notte è un elemento di non poca importanza e la progettazione complessiva non può trascurare, a mio avviso, questa bivalenza.
Progettare una piscina significa mettere a sistema tanti fattori, che si relazionano tra loro in modo complesso; l’idea che prende forma attraversando tutti questi elementi, tende alla realizzazione dell’obiettivo finale, la realizzazione del sogno…